TERZA DOMENICA DI AVVENTO 2015

L’esperienza della salvezza, quando diventa nella fede consapevolezza, può dare gioia autentica, in quanto tutta l’esistenza assume un significato nuovo, riassumendo nella presenza di Dio ciò che è davvero importante.
Chi si appoggia sulla forza del Signore, gode della pienezza della vita, sperimenta il superamento di paura e delusioni, trova coraggio nelle difficoltà.
L’esigenza di conversione, posta a noi dal Vangelo (Luca 3,10-18)può essere riassunta come esigenza di carità ed esprime la vera natura dei “comandamenti”: a chi si mette in cammino per andare incontro al
“Signore “ che viene, Giovanni Battista chiede attenzione a chi è più bisognoso. La “santità” appare qui come il dono che Dio fa di sé a chi lo accoglie. In questo senso è rassicurante anche la prima lettura (Sofonia 3,14-17): la vera gioia può nascere solo dalla convinzione di essere salvati da Dio.
La gioia è pure il tema della seconda lettura (Filippesi 4,4-7): Paolo la presenta come esperienza che caratterizza l’essere nel Signore, come una vita vissuta sotto lo sguardo dell’unico Signore.