La Settimana Santa.

“Vivere la Settimana Santa è entrare più nella logica di Dio, nella logica della Croce, che non è prima di tutto quella del dolore e della morte, ma quella dell’amore e del dono di sé che porta vita. È entrare nella logica del Vangelo. Seguire accompagnare Cristo, rimanere con Lui, esige
un “uscire”. Uscire da se stessi, da un modo di vivere la fede stanco e abitudinario, dalla tentazione di chiudersi nei propri schemi che finiscono per chiudere l’orizzonte dell’azione creativa di Dio.
Dio è uscito da se stesso per venire in mezzo a noi, ha posto la sua tenda tra noi per portarci la sua misericordia che salva e dona speranza. Anche noi, se vogliamo seguirlo e rimanere con Lui, non dobbiamo accontentarci di restare nel recinto delle novantanove pecore, dobbiamo “uscire”, cercare con Lui la pecorella smarrita, quella più lontana. Ricordate bene, uscire da noi, come Gesù, come Dio è uscito da se stesso in Gesù e Gesù è uscito da se stesso per tutti noi.
Qualcuno potrebbe dirmi: “Ma padre, non ho tempo”, “ho tante cose da fare”, “è difficile”, “che cosa posso fare io con le mie poche forze, anche con il mio peccato, con tante cose”?. Spesso ci accontentiamo di qualche preghiera, di una Messa domenicale distratta e non costante, di
qualche gesto di carità, ma non abbiamo questo coraggio di “uscire” per portare Cristo.
Dio pensa sempre con misericordia: non dimenticare questo. Dio pensa sempre con misericordia: è il padre misericordioso! Dio pensa come il
padre che attende il ritorno del figlio e gli va incontro, lo vede venire quando è ancora lontano.”