XXXI Domenica del tempo Ordinario.

La liturgia di questa domenica ci invita a ripensare il volto di Dio in cui crediamo e che annunciamo. Troppe volte infatti, trasformiamo il Dio “giusto”, nel Dio contabile, che ripaga ognuno secondo le proprie azioni.
Il Vangelo ci manifesta un Dio che pone al primo posto l’uomo da salvare. Lo sguardo del figlio raggiunge la persona dove si trova, persino appollaiata su un albero, per amarla senza condizioni e ricondurla alla propria dignità filiale.
La prima lettura ci offre alcune profonde riflessioni sulla misericordia di Dio che ama le sue creature ed è paziente con i peccatori.
La seconda lettura: S. Paolo ci ricorda che Dio ha colmato la distanza tra divino e umano e nella vita come nella morte, apparteniamo a Colui che ha avuto compassione di noi.