La Chiesa accanto agli ammalati.

Le guarigioni dei malati operate da Gesù sono segni eccezionali del Regno che viene. Quotidianamente la Chiesa esprime questa sua fede nel Regno con l’assistenza ai malati. Come Cristo percorreva tutte le città e i villaggi, sanando ogni malattia e infermità a dimostrazione dell’avvento del regno di Dio, così anche la Chiesa attraverso i suoi figli si unisce agli uomini di qualsiasi condizione, ma soprattutto ai poveri e ai sofferenti, e si prodiga volentieri per loro.
La cura dei malati è per la Chiesa momento privilegiato di evangelizzazione. Alla luce della passione e morte di Cristo essa annunzia il significato e il valore autentico della sofferenza umana, assunta a strumento efficace di salvezza per il malato e per tutti gli uomini. La Chiesa aiuta e conforta i malati con un segno particolare dell’amore misericordioso di Dio, un dono speciale della sua grazia, il sacramento dell’Unzione degli infermi. Istituito da Cristo è stato annunciato da san Giacomo con queste parole: “chi è malato, chiami a sé i presbiteri e preghino su di lui, dopo averlo unto con l’olio, nel nome del Signore. E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo rialzerà e se ha commesso peccati, gli saranno perdonati (Gc 5, 13-15) .
Nella Chiesa di rito latino il sacramento si amministra ungendo l’infermo sulla fronte e sulle mani con olio appositamente benedetto. L’unzione è accompagnata dalla formula “ per questa santa Unzione e la sua piisima misericordia ti aiuti il Signore con la grazia dello Spirito Santo, e liberandoti dai peccati, ti salvi e nella sua bontà ti solllevi.”
La comunità dei credenti è chiamata ad assumere e a significare in questo sacramento la forza vittoriosa di Cristo sul male e sulla morte. E la sua azione più specifica. Accanto al malato, la presenza solidale della Chiesa si manifesta mediante il sacerdote ministro del sacramento e coinvolge le preghiere che anche da lontano, misteriosamente, si uniscono al suo atto.
Anche questo sacramento è occasione di grazia per tutta la comunità.