II Domenica di Avvento: “Il Signore Verrà a salvarci”

Il Dio che ci viene rivelato da Gesù, non è un Dio che incarna le forze della natura e ci induce a riconoscere il potere e a sottometterci.
È un Dio che entra nella storia per cambiarla, per offrire riconciliazione e salvezza a tutta l’umanità. Dio entra nella storia per  cambiarne il corso.
Ad una popolazione provata dalla sofferenza e dalla desolazione per aver visto i suoi figli andare perduti, il profeta annuncia la fine del lutto e il tempo della consolazione.
I deportati ritorneranno a casa a cominciare un’epoca nuova, all’insegna della giustizia e della pace (prima lettura).
Ed è in un frangente storico preciso che la Parola di Dio investe il Battista, nel deserto. Il grido che gli viene affidato deve destare ogni uomo e chiamarlo ad accogliere il “VANGELO” che lo raggiunge. Se Dio offre salvezza, nessuno può lasciarlo passare invano. Ecco perché occorre raddrizzare e sgombrare ogni percorso che potrebbe bloccarlo (Vangelo)
Ognuno è rinviato, a questo punto, alla sua storia personale, all’incontro con Cristo che ha cambiato la sua vita e le ha dato un senso, una direzione, un traguardo.
Cosa dice a me la PAROLA di questa domenica e cosa mi chiede?

Don Crisanto


Per approfondire le letture di questa domenica:
Baruc 5.1-9
Filippi 1,4 – 6 e 8-11
Luca 3,1 -6

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