L’esperienza della salvezza, quando diventa nella fede consapevolezza, può dare gioia autentica, in quanto tutta l’esistenza assume un significato nuovo, riassumendo nella presenza di Dio ciò che è davvero importante.
Chi si appoggia sulla forza del Signore, gode della pienezza della vita, sperimenta il superamento di paura e delusioni, trova coraggio nelle difficoltà.
L’esigenza di conversione, posta a noi dal Vangelo (Luca 3,10-18)può essere riassunta come esigenza di carità ed esprime la vera natura dei “comandamenti”: a chi si mette in cammino per andare incontro al
“Signore “ che viene, Giovanni Battista chiede attenzione a chi è più bisognoso. La “santità” appare qui come il dono che Dio fa di sé a chi lo accoglie. In questo senso è rassicurante anche la prima lettura (Sofonia 3,14-17): la vera gioia può nascere solo dalla convinzione di essere salvati da Dio.
La gioia è pure il tema della seconda lettura (Filippesi 4,4-7): Paolo la presenta come esperienza che caratterizza l’essere nel Signore, come una vita vissuta sotto lo sguardo dell’unico Signore.