Oggi è l’ultima domenica dell’anno liturgico, e la Chiesa celebra la festa di Gesù Cristo Re dell’Universo.
È un re diverso da quelli terreni che noi conosciamo: il suo potere si manifesta nell’amore.
La prima lettura (2Sam 5, 1-3) descrive la consacrazione di Dvide a re, accettata dai capi delle 12 tribù e diventa figura del Messia atteso dal popolo eletto.
La seconda lettura (Col 1,12-20) S. Paolo ci ricorda che il Padre ha liberato gli uomini dal potere delle tenebre e li ha introdotti nel Regno.
Traccia un ritratto del Cristo, immagine del Padre, creatore di tutte le cose, primogenito dei risorti e capo della Chiesa.
Nel Vangelo (Lc 23,35-43) Luca pone sulle labbra di Gesù due invocazioni che al Padre ed una promessa di salvezza offerta ad uno dei due “malfattori” crocefissi con Lui.