In questa domenica, con la parabola del giudice disonesto, il Signore Gesù ci insegna che occorre pregare sempre, senza stancarsi. Ma dev’essere una preghiera che nasce dalla fede e che riguarda non tanto le piccole necessità della nostra vita privata, quanto l’avvento del Regno di Dio.
La prima lettura: il gesto di Mosè con le braccia levate al cielo in atteggiamento orante, ci ricorda che nella vita spirituale occorre una preghiera tenace e costante.
Nella seconda lettura, San Paolo esorta il suo discepolo Timoteo a riporre la massima stima nella Parola di Dio e a diffondere il Vangelo con impegno missionario .
Il Vangelo: Dio esaudisce la preghiera di coloro che lo implorano instancabilmente, con fede e fiducia.