Questo annuncio che viene ripetuto di anno in anno, ha il suo valore anche oggi perché è sempre garanzia di una speranza nuova e certezza di un mondo nuovo.
Ogni giorno necessitiamo di coraggio,di sicurezza, di una forza che ci muove verso orizzonti di vita e di pace. La Pasqua di Cristo ne è la sorgente, perché dalla sua morte è sgorgata la pienezza della vita.
Celebriamo la Pasqua:
- Se sappiamo vivere i nostri giorni, carichi di fatica, in comunione con il Signore.
- Quando la fede, non disgiunta dalla vita, ci fa compiere opere di risurrezione e non di morte
- Quando celebriamo il giorno del Signore, per vivere gli altri giorni, nella fedeltà alla Parola e nella condivisione con i fratelli.
- Quando ci sforziamo di demolire gli idoli del denaro, del consumo, dello spreco, del vivere al di sopra delle possibilità, per recuperare i valori della solidarietà, della tolleranza e della corresponsabilità.
- Quando ci si misura non dalle cose che possediamo ma dalla capacità di donarsi.
Auguro a ciascuno e a tutta la Comunità di testimoniare un “volto pasquale”, contenti di avere una speranza da conservare e da offrire. È questa una riflessione spesso ripetuta da papa Francesco in questi primi giorni di Pontificato.
Con le parole di padre Turoldo, il mio augurio diventa preghiera: “Fa o Signore che siamo noi stessi la tua novità nel mondo, il lieto annuncio che tu sei veramente risorto: con te pure noi, ora morti alla colpa viviamo per sempre in Dio.”
Buona Pasqua a tutti.
Don Crisanto.